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Reddito di Emergenza: a chi spetta il sussidio introdotto con il Decreto Rilancio per sostenere chi è in difficoltà economica per colpa del Coronavirus.
Con il Decreto Rilancio il Governo ha finalmente approvato anche il tanto atteso Reddito di Emergenza (REm): un contributo in denaro – riconosciuto a partire dal mese di maggio 2020 per due mensilità, come strumento di sostegno al reddito – per le famiglie in situazioni di difficoltà economica dovute all’emergenza sanitaria da Coronavirus ma che non hanno potuto fruire degli altri ammortizzatori sociali e bonus previsti dal Cura Italia, rimanendo fuori dalle diverse indennità Covid.
Requisiti REm: a chi spetta il Reddito di emergenza
Il Reddito di emergenza spetta ai nuclei familiari che soddisfino, contemporaneamente, i seguenti requisiti:
- il richiedente deve risultare residente in Italia;
- avere un reddito familiare complessivo, con riferimento al mese di aprile 2020, inferiore all’importo che viene riconosciuto come REm e che varia in base al numero di componenti del nucleo familiare;
- ISEE del nucleo inferiore a 15.000 euro;
- essere in possesso di un patrimonio mobiliare familiare del 2019 di valore inferiore a 10.000 euro, cui si sommano 5.000 euro per ogni componente successivo al primo entro un massimo complessivo di 20.000 euro. In caso di presenta all’interno del nucleo di un soggetto definito come disabile grave o non autosufficiente (secondo i criteri ISEE) il valore massimo viene innalzato a 25.000 euro.
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Condizioni di accesso al REm: gli esclusi dal sussidio
Il Reddito di emergenza è un sussidio pensato per venire incontro a quelle famiglie che si trovano in condizioni disagiate e che non abbiano potuto fruire degli altri ammortizzatori sociali, bonus e indennità previsti per far fronte all’emergenza COVID-19, o altre forme di sostegno al reddito. Pertanto sono esclusi dal REm anche:
- i titolari di pensione diretta o indiretta (ad esclusione dell’invalidità);
- i lavoratori dipendenti con retribuzione lorda superiore all’importo del REm;
- i percettori del Reddito di Cittadinanza;
- i detenuti;
- chi è ricoverato in istituti di cura di lunga degenza o altre strutture residenziali a totale carico dello Stato o di altra amministrazione pubblica.
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Importo Reddito di Emergenza: quanto spetta
Il valore di base del Reddito di Emergenza è 400 euro moltiplicato per il parametro della scala di equivalenza ISEE che assegna un valore a ogni composizione familiare, fino ad un massimo di 800 euro a nucleo familiare, che sale ad 840 euro in caso di presenza di un componente in condizioni di disabilità grave. Il REm viene erogato in due quote di pari importo.
Domanda Reddito di Emergenza: come si richiede
La domanda deve essere inviata entro la fine di giugno 2020 all’INPS, anche avvalendosi dell’assistenza di CAF e patronati, utilizzando i modelli e le modalità che verranno comunicate nei prossimi giorni dall’Istituto.
I tempi ancora non si conoscono: prima deve essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto Rilancio, poi deve essere emanato il provvedimento di prassi dell’INPS con le istruzioni operative ed il modello di domanda (la procedura sarà simile a quella del Reddito di Cittadinanza), infine si dovranno attendere i tempi tecnici per l’accettazione delle domande e l’erogazione del sussidio. Considerato che nel frattempo l’Istituto sta anche provvedendo ad erogare tutte le altre indennità del Cura Italia, si tratta di una mole di lavoro non indifferente, che riguarda migliaia di contribuenti. In molti casi ancora non sono state processate neppure le domande del bonus 600 euro di marzo, per cui è bene prevedere che anche per il REm toccherà attendere un po’, nonostante il sussidio spetti teoricamente per il mese di maggio, per due mensilità (ciascuna da 400 euro).